R4VEN 最近的评测

Dopo quasi 300 ore su Enshrouded, posso dire che poche volte un gioco mi ha tenuto così incollato dall'inizio alla "fine".
È un titolo che punta tantissimo sull’esplorazione e sul crafting, con una forte componente survival e avventurosa che ti spinge sempre a voler andare avanti.
É interamente giocabile in singolo o in coop fino a 16 giocatori.
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Il sistema di costruzione è uno dei suoi punti forti: completo, intuitivo e soprattutto creativo.
Grazie al sistema Voxel puoi davvero dare sfogo alla fantasia, arrivando a realizzare non solo semplici basi, ma veri e propri villaggi o addirittura città.
L’aspetto più sorprendente è la possibilità di terraformare l’ambiente in qualsiasi parte della mappa: con un semplice piccone puoi scavare gallerie, creare sotterranei, tunnel o passaggi nascosti per superare zone altrimenti inaccessibili.
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La progressione è calibrata benissimo.
Ogni bioma della mappa (enorme e ricca di dettagli) ha risorse, nemici e sfide uniche che ti spingono costantemente a esplorare.
L’idea di legare il livellamento all’avanzamento nelle aree e non solo sui punti esperienza, rende ogni scoperta significativa: materiali più rari, equipaggiamenti migliori, nuove possibilità di crafting e building.
Insomma, hai sempre un motivo valido per chiederti: “chissà cosa troverò più avanti?”.
Forse sarebbe da migliorare o ampliare l'albero delle abilità, in modo da rendere il sistema di combattimento un po' più ricco di opzioni, comunque già di base gradevole per i modi diversi di giocare (classi ecc.).
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Anche la lore, pur non essendo particolarmente complessa, funziona bene: durante le missioni e l’esplorazione si trovano diari e frammenti di storia che arricchiscono l’atmosfera e rendono il mondo più profondo.

Va sottolineato che Enshrouded è ancora in Accesso Anticipato, ma i contenuti già presenti sono tantissimi e gli sviluppatori lo aggiornano con costanza. Solitamente ogni 3-4 mesi esce un update corposo che amplia notevolmente il gioco: ad esempio il prossimo, già annunciato per ottobre 2025, introdurrà un bioma acquatico con tanto di fisica dell’acqua, segno che il progetto è ancora in piena crescita.

Enshrouded è un titolo che consiglio senza esitazioni a chi ama i giochi di sopravvivenza, esplorazione e building.
Personalmente non vedo l’ora di vedere cosa porteranno i prossimi aggiornamenti e soprattutto l’uscita ufficiale: se già oggi riesce a regalare così tante ore di divertimento, immagino cosa potrà diventare in futuro.

Erede spirituale di SWAT 4, un titolo che ho amato e giocato fino allo sfinimento quasi 20 anni fa, questo nuovo FPS tattico sembra quasi un remake mascherato con un nome diverso.
La formula è molto simile: un gioco che punta tutto su simulazione e realismo, con un livello di immersione davvero notevole.
Gli sviluppatori hanno curato diversi aspetti fondamentali, dai movimenti precisi alla varietà di comandi per compiere azioni, passando alla scelta strategica dell’equipaggiamento, i comportamenti diversificati dei nemici e il realismo delle armi.
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Il titolo include una modalità SINGLE PLAYER in cui si assume il ruolo di comandante della SWAT, gestendo la composizione, l'equipaggiamento e il morale del team.
Ogni missione ha una lore che si sviluppa nel corso del gioco, sbloccando progressivamente nuove missioni man mano che si avanza. Per chi preferisce un approccio più libero e immediato, è disponibile comunque una modalità partita rapida.
In MULTIPLAYER, si può giocare in cooperativa creando o partecipando a partite pubbliche o private. Una modalità PvP, annunciata ma non ancora disponibile, potrebbe arricchire ulteriormente l’offerta.

Ho apprezzato tantissimo come le missioni siano ben contestualizzate, i briefing informativi contengono prove audio/video allegate, come ad esempio alcune registrazioni delle chiamate al 911 che sono molto coinvolgenti.
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GRAFICAmente, il gioco offre ambienti molto dettagliati e un’atmosfera immersiva, anche se gli NPC risultano meno curati.
Sul fronte AUDIO, gli effetti sono eccellenti e contribuiscono a localizzare con precisione spari, voci e rumori ambientali, consiglio a tal proposito di disattivare la musica di gioco per aumentare il coinvolgimento.
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Alcuni DIFETTI e MANCANZE da segnalare:

• Le modalità di gioco alternative sono state eliminate rispetto alla beta, avrei preferito fossero almeno sbloccabili dopo la "campagna". Spero ritornino a breve.
  
• Le mappe fornite nel briefing sono poco dettagliate e rendono complicato pianificare strategie efficaci. Una maggiore profondità in questa fase avrebbe giovato.
  
• Per controllare a distanza il team IA, i comandi possono essere messi in coda ed eseguiti successivamente, mentre in SWAT 4 era possibile gestirli direttamente tramite le headcam.
  
• Sia l'equipaggiamento che gli elementi estetici offrono opzioni di personalizzazione limitate.
  
• Lo stealth è poco sviluppato e non è chiaro come influenzi il comportamento dei sospettati.

In CONCLUSIONE, Ready or Not è sicuramente impegnativo, ma molto più appagante rispetto a un semplice FPS d'azione.
Giocato in squadra con altri risulta davvero divertente, a patto che tutti siano consapevoli della natura tattica del gioco.
Finora è stato sempre in continuo aggiornamento: in meno di un anno sono stati rilasciati 2 DLC con mappe ben realizzate e notevoli miglioramenti al gioco base.
Inoltre, il supporto alle mod arricchisce l’esperienza, facendo presagire una longevità ben maggiore di quanto ci si potrebbe aspettare.

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Esattamente 10 anni fa recuperai la trilogia originale di S.T.A.L.K.E.R. e fu per me un’esperienza folgorante.
Da appassionato di ambientazioni post-apocalittiche e delle vicende legate a Chernobyl, l’idea di esplorare quei luoghi rappresentava per me un "sogno videoludico".
Non sono riuscito a resistere al pre-order di S.T.A.L.K.E.R. 2, così mi sono tuffato nel gioco appena è stato rilasciato.

L'AMBIENTAZIONE è sicuramente uno degli aspetti meglio riusciti del gioco.
Proprio come nei capitoli originali, l'ATMOSFERA è UNICA: un mix perfetto capace di alternare il terrore più profondo alla voglia irrefrenabile di scoprire cosa si nasconde oltre l'oscurità.
La riproduzione dei luoghi è eccellente, invito a guardare i video che mettono a confronto le ambientazioni del gioco con quelle reali, per apprezzare ancora di più la cura nei dettagli.
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Il GAMEPLAY rimane pressoché fedele alla serie originale, combinando elementi di simulazione immersiva, sopravvivenza e combattimenti intensi.
Tuttavia, come spesso accade negli open world, gli spostamenti presentano alcuni momenti "morti", aggravati dalla scarsa quantità dei punti di viaggio rapido. Questo aspetto potrebbe risultare noioso per alcuni, ma personalmente l’ho trovato abbastanza coerente con il contesto di gioco.
L’aspetto survival, come da tradizione, è sempre presente. Non si tratta tanto dalla scarsità delle risorse, quanto della necessità di pianificare attentamente i propri viaggi.
L’inventario ha un peso limitato, costringendoti a scegliere con cura cosa portare nello zaino.
Ogni oggetto ha un valore strategico e l’economia del gioco influenza molte decisioni: raccogliere bottino, acquistare equipaggiamenti o scegliere come portare a termine le quest, richiede sempre una riflessione.
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L'ESPLORAZIONE si basa principalmente sulla scoperta di nascondigli ed oggetti rari, attraverso la risoluzione di rompicapi ambientali o la ricerca di codici nascosti. Questi segreti sono spesso accompagnati da storie secondarie ben integrate nel contesto del gioco.
Non mi è piaciuto che alcuni posti siano accessibili solo in determinate situazioni, rendendo poco chiaro se siano bloccate per quest future o se richiedano un metodo particolare per entrarci, come avviene in altri casi.
Comunque apprezzo quando la progressione dipende dall'equipaggiamento, rendendo ogni scoperta essenziale per lo sviluppo del personaggio e dando maggiore valore all'esplorazione.

Lo SHOOTING è di ottima qualità. Le armi sono curate nei dettagli, dalle animazioni alla fisica dei proiettili, e i vari modelli sono ben differenziati.
Le modifiche applicabili poi aggiungono un ulteriore livello di personalizzazione, rendendo ogni scontro appagante.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE mi è sembrata altalenante.
I nemici umani si comportano in modo generalmente credibile: cercano di accerchiarti, usano ripari e si mostrano aggressivi.
Tuttavia, le fasi stealth sono più problematiche perchè i nemici sono eccessivamente sensibili alla vista e all’udito, rendendo complicato adottare un approccio furtivo, a meno di non utilizzare armi silenziate da grande distanza.
I mutanti, invece, presentano pattern di attacco limitati e reazioni poco realistiche ai colpi. Nonostante ciò, contribuiscono a mantenere alta la tensione, soprattutto grazie all’imprevedibilità dei loro attacchi e all’atmosfera opprimente.
Il sistema A-LIFE 2.0, che gestisce dinamicamente il comportamento degli NPC e degli eventi nella Zona, risulta meno incisivo rispetto ai giochi originali, nonostante i miglioramenti introdotti con le patch.

La STORIA principale è ben scritta e interessante, ma tende a essere più apprezzabile dai fan di vecchia data, forse i nuovi giocatori potrebbero trovarla poco comprensibile.
La struttura non lineare delle missioni, sia principali che secondarie, offre comunque una grande rigiocabilità, permettendo di esplorare diverse scelte e percorsi narrativi.

Dal punto di vista TECNICO non è assolutamente privo di problemi.
Al lancio, il gioco presentava diversi bug e un’ottimizzazione insufficiente, con richieste hardware elevate.
Molti problemi sono stati risolti con le patch, ma permangono alcune instabilità.
GRAFICAMENTE, il gioco è comunque soddisfacente.
Gli ambienti esterni sono ricchi di dettagli e le texture sono generalmente di altissima qualità, stranamente il livello si abbassa negli interni forse a causa di un'illuminazione abbastanza piatta..
Nonostante queste pecche, l’aspetto generale rimane di ottimo livello, grazie alla "fotografia" e al sonoro che caratterizzano gli ambienti.
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Menzione d'onore per la MUSICA, con un particolare elogio a quella trasmessa via radio.
Amo ricordare i momenti in cui tornavo al rifugio, ascoltando le canzoni mentre riparavo l'equipaggiamento dopo un viaggio impegnativo.
Grazie a questa esperienza, ho anche scoperto diversi artisti ucraini che ora ascolto regolarmente anche al di fuori del gioco.

In conclusione, S.T.A.L.K.E.R. 2 non è un gioco per tutti, in particolare per chi si avvicina alla serie per la prima volta.
Tuttavia, per chi cerca un’esperienza immersiva, impegnativa e ricca di atmosfera, è un titolo imperdibile.
Per quanto mi riguarda, tornerò sicuramente nella Zona, aspettando con interesse futuri aggiornamenti, espansioni e i contenuti della community di modders, che hanno da sempre contribuito a rendere questa serie un cult.

P.S. Un ringraziamento speciale a GSC Game World per aver completato questo progetto nonostante le difficoltà legate alla guerra in Ucraina.
Il vostro impegno e la passione hanno reso possibile il ritorno di un franchise amatissimo, e per questo tutti noi stalkers non smetteremo mai di esservi grati.
Вдалого полювання Сталкере!

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Da grande appassionato di TopSpin 4 del lontano 2011, attendevo con grande hype questo nuovo capitolo.
Ero ormai rassegnato sui giochi di tennis ma con l'annuncio di 2k25, la mia speranza si è riaccesa e devo dire che non sono rimasto deluso, anzi.
Ritrovare lo stesso feeling dell'ultimo TopSpin mi ha fatto sentire a casa, per me la cosa più importante era il gameplay di cui non sono stati fatti stravolgimenti (menomale) ma solo alcuni ritocchi (in positivo).
Ritengo che il gameplay di questo gioco sia STRATOSFERICO, nessun altro gioco di tennis ad oggi ha saputo raggiungere questo livello, un'ottima commistione tra simulazione e arcade, in cui le dinamiche del tennis reale sono riconoscibili in game (per quanto possibile) e avere conoscenza di questo sport avrà un impatto sulle partite.
Tra stili, strategie, animazioni e fisica della palla, il gameplay risulta vario e coinvolgente.

Certo, su alcuni elementi fuori dal campo, il gioco mi ha fatto storcere il naso.
A parte il roster che mi è sembrato in effetti un po' troppo esiguo, il fatto di non poter giocare la carriera in assenza di connessione, mi ha sicuramente stizzito.
Poi alcuni difetti nell'esperienza utente (alcuni corretti nelle patch) hanno reso la fruizione un po' scomoda.
Inoltre i premi stagionali sono quasi del tutto dedicati alle microtransazioni, per gli utenti "free" (che free non sono, dato che il gioco è stato venduto a prezzo pieno) invece rimangono solamente alcuni elementi di poco conto, anche se si tratta solo di oggetti estetici.
Vedere i menu stagionali con tutto bloccato non è una bella cosa, avrebbero potuto bilanciare meglio il tutto.
Comunque sono rimasto sorpreso per i campi disponibili, ci sono tutti gli stadi più importanti, sarei indeciso se scambiarne uno per qualche giocatore reale in più.

In definitiva il prodotto è sicuramente da consigliare, la parte principale (il gameplay) è pienamente riuscita per far divertire sia gli appassionati che i nuovi giocatori.
L'unica mia incertezza è sul nome, 2K25 cosa vorrà significare?
Che questo titolo verrà abbandonato in favore di un eventuale 2k27?
Spero proprio di no... ma staremo a vedere.

Apprezzando molto il precedente "Remnant From the Ashes", giocato sia in singolo che soprattutto in compagnia, non vedevo l'ora che uscisse questo nuovo capitolo.
"Remnant II" mantiene le stesse basi del predecessore, direi che è un bene dato che funzionavano benissimo, con alcune modifiche al gameplay che inizialmente mi avevano fatto storcere il naso ma che poi si sono rivelate interessanti, come ad esempio la costruzione della build ibrida.
Notevole miglioramento sull'aspetto estetico, con ambienti più ricchi di dettagli e boss fight visivamente più spettacolari.
Il comparto audio lo reputo eccellente, sia per le musiche ma soprattutto per il sound design, il gioco ti avvisa sempre dell'arrivo di un'orda o di un mini boss, durante le boss fight gli attacchi importanti vengono sempre preceduti da suoni ben distinguibili, ciò mi ha permesso di schivare molti attacchi anche senza vederli partire!
I rompicapo sono quasi sempre divertenti e variano un gameplay che altrimenti sarebbe stato forse un po' troppo ripetitivo.
Ho notato anche una miglior interfaccia utente in generale, le caratteristiche legate al combattimento sono evidenziate da diversi colori specifici per ogni elemento e, soprattutto, la mappa 3D funziona molto meglio rispetto a quella del primo capitolo.
Per quanto riguarda la storia, alcuni momenti mi sono piaciuti particolarmente, non che il gioco si basi molto su di essa però ho notato un miglioramento considerevole da questo punto di vista.

Due cose non mi sono proprio piaciute:
1. Ho avuto l'impressione che il gioco fosse più povero di contenuti rispetto a "Remnant From the Ashes", meno armi e se non erro anche meno mappe, di conseguenza mi è sembrato più corto. Dico sembra, perchè dovrei fare un confronto più approfondito ma al momento credo che le mie sensazioni non siano solo tali.
2. Non ho mai avuto interesse a cambiare la mia arma di inizio gioco (anzi l'interesse ce l'avevo, è che non ho mai trovato un'altra arma su cui valeva la pena investire) e credo che questo significhi qualcosa, invece nel primo ho trovato molto divertente provare tante armi e anche build diverse.
Credo che qui abbiano voluto focalizzarsi sulle abilità degli archetipi, più che sull'equipaggiamento, mentre sul primo Remnant la costruzione del personaggio era caratterizzata proprio da set di armature, armi, anelli, amuleti ecc... che sono anche qui presenti ma che non sono la base fondamentale della build.

Inoltre diciamo che il gioco poteva essere ottimizzato meglio a livello di prestazioni e il sistema economico sembra forse un po' col braccino corto, si guadagna poco in un titolo in cui c'è da spendere tanto, soprattutto i consumabili sono probabilmente troppo costosi e spesso sono stato un po' frenato dall'usarli.

Comunque il gioco devo ancora esplorarlo a fondo, essendo costruito sulla proceduralità devo ancora scoprire i contenuti nascosti o che non facevano parte della mia run solitaria, tra l'altro devo ancora fare il finale.
Ne approfitterò giocandoci con qualche amico e scoprire cos'altro ha da offrire, spero che i DLC aggiungano tanti contenuti interessanti. A tal proposito credo che aggiornerò la recensione più in là...

UPDATE: dopo aver giocato tutti DLC devo dire che il gioco mi ha preso di più col tempo facendomi finalmente sperimentare le tante possibiltà di build del personaggio.
Partecipando alla campagna di altri amici ho potuto constatare tante variabili in termini di boss ed equipaggiamenti segreti.
Diciamo che le espansioni mi hanno un po' deluso per aver riportato in buona parte quanto già visto nella campagna principale, ma ho apprezzato comunque tutte le novità.
Non posso che consigliare il gioco a tutti quelli che apprezzano gli shooter e i souls like in generale.

Da appassionato della serie Dark Souls, Elden Ring era un titolo molto atteso ma che non ha soddisfatto appieno le mie aspettative.
La struttura open world lo ha reso troppo diluito e ripetitivo, con una mappa inutilmente enorme ed elementi ridondanti.
Ho apprezzato invece le possibilità nella personalizzazione del personaggio, con tanta varietà di costruzione, progressione ed equipaggiamento.
Un gioco sicuramente di grande impatto ma che poteva essere un po' più originale (troppo riciclo dai precedenti souls) e con un open world più interessante da esplorare, invece sembra solamente un Dark Souls 4 a mappa aperta che non riesce più a sorprendere.

Personalmente, una delle esperienze videoludiche più emozionanti... 😭

Pro:
- Lore del mondo di gioco profonda e bella da scoprire
- Trama principale piena di colpi di scena con eventi e personaggi memorabili
- Quest secondarie diversificate e con storie sempre coinvolgenti
- Colonna sonora tra le migliori mai sentite in un videogioco (bellissime tracce uniche collegate alla relativa line quest)
- Dialoghi ben scritti e doppiaggio in inglese molto espressivo
- Mappa di gioco molto varia e con un ottimo level design, alcuni luoghi davvero suggestivi esteticamente
- Collocazione intelligente di oggetti unici (armi, set di armature, progetti, collezionabili ecc..)
- Sistema di progressione del personaggio selettivo

Contro:
- Si basa sul comparto tecnico del primo Skyrim, con tutti i limiti del caso...
... diversi bug, vistosi cali di FPS in alcune zone
- Prevalenza evidente delle abilità magiche sul "ferro" (animazioni di spade e simili immutate rispetto a Skyrim)

Conclusioni:
Non posso che consigliare questo inaspettato capolavoro.
Un lavoro di total conversion encomiabile, che mostra la passione di chi ci ha lavorato...
Tutto ciò offerto gratuitamente!

Ringrazio davvero tanto SureAI per la loro dedizione e passione, sono felice di aver fatto una donazione perchè se lo sono veramente meritato. 🥰

Anche se narrativamente incompleto, il gioco soddisfa appieno gli amanti degli immersive sim...